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I componenti dei fosfati sono presenti nelle attuali fonti di cibo. Dalle bibite gassate ai salumi, dal maiale ai prodotti da forno, questi composti svolgono un ruolo utile, ma a quale costo? Questo articolo approfondisce la scienza, gli effetti sul benessere, identifica le lacune e suggerisce modi sensati per ridurre il consumo di fosfati, proprio per coloro che ne hanno più bisogno.
I componenti fosfatici sono in realtà tipi artificiali di fosforo aggiunti agli alimenti per una serie di motivi. Rafforzano la consistenza, aumentano la durata, funzionano come emulsionanti, agenti lievitanti e migliorano il gusto. Dal punto di vista chimico, sono derivati dall'acido fosforico ed esistono in diversi tipi, tra cui:.
Questi ingredienti rientrano nella dicitura "fosfati non naturali", che sono molto biodisponibili, il che suggerisce che l'organismo li assorbe in modo più adeguato rispetto ai fosfati naturali presenti negli alimenti integrali.
I produttori utilizzano i fosfati per:.
Sebbene i loro vantaggi funzionali contribuiscano a preservare la qualità e la durata del prodotto, un uso eccessivo comporta aspetti negativi, soprattutto se assunto frequentemente e in quantità elevate.
I fosfati sono presenti in una varietà di prodotti lavorati. Ecco in realtà una disfunzione per tipo:
Alimenti | Fosfati aggiunti previsti per porzione |
---|---|
Soda (12 lattine da 12 once) | ~ cinquanta mg |
Fetta di formaggio fuso | 200-300 milligrammi |
Carne di maiale (2 once) | ~ 250 mg |
Tagliatelle immediate | \ 300-500 mg |
Miscela per torte calde (1 offerta) | \ ~ 150 mg |
Tesori di pulcini (4 parti) | ~ 250 mg |
Pizza glassata (1 pezzo) | 200-400 milligrammi |
Per le persone affette da disturbi renali, la RDI potrebbe anche essere costosa. Dato che i reni danneggiati non sono in grado di filtrare efficacemente il fosforo in eccesso, è facile che se ne accumulino quantità, causando gravi malattie come la demineralizzazione delle ossa e problemi al sistema cardiovascolare.
I fosfati normalmente presenti negli alimenti (ad esempio, nel pollo, nei fagioli o anche nei latticini) sono in realtà assorbiti a un costo di 30- 60%. Al contrario, gli ingredienti a base di fosfati vengono effettivamente assunti a 90- 100% . Ciò significa che un pasto elaborato può creare un picco di fosforo molto maggiore rispetto a un pasto intero cucinato in casa.
Sebbene i riflettori siano comunemente puntati sulle persone con problemi renali, una ricerca in espansione rivela che un'assunzione più elevata di fosfati può influire anche su persone sane ed equilibrate.
I fosfati si nascondono sotto molti titoli. Fate attenzione a queste frasi:.
Nomi popolari: .
Numeri E (utilizzati a livello globale):.
Gli alimenti biologici autorizzati hanno leggi più severe sulle sostanze. Il Sistema biologico nazionale USDA divietoè l'uso di additivi sintetici, tra cui i fosfati. Mentre alcuni tipi, come il fosfato monocalcico, possono effettivamente consentire la lievitazione in cottura, la maggior parte dei conservanti fosfatici non lo fa.
Di conseguenza, optare per i prodotti biologici può essere un metodo affidabile per ridurre il consumo di additivi, anche se è comunque fondamentale controllare le etichette.
La preparazione degli alimenti può facilmente influire sul fosforo naturale presente negli alimenti, ma non sui fosfati aggiunti. Ad esempio:.
I fosfati incorporati sono legati chimicamente in modo da rimanere costanti attraverso i metodi di cottura più diffusi.
Concentratevi sui prodotti privi di ingredienti con "phos". Se non è chiaro, controllate diverse aziende: alcune utilizzano versioni prive di additivi.
In contrapposizione a: Tesori di pulcini congelati. Provate: Gamberi di pollo cotti in casa.
In contrapposizione a: Miscela per pancake già pronta. Fare uno sforzo: fai da te, combina con il bicarbonato di sodio e con il cremor tartaro.
I salumi, il latte e gli snack biologici sono spesso a basso contenuto di fosfati.
La ricerca continua sta esplorando i legami tra le diete ricche di fosfati e:.
Sebbene la ricerca sia ancora in corso, la documentazione raccomanda che piccole quantità siano prudenti per tutti, non solo per coloro che soffrono di malattie renali.
Il fosfato negli additivi artificiali è molto più di una semplice etichetta chimica. Si tratta di una parte comune degli alimenti trasformati, con conseguenze reali sul benessere duraturo. Sia che si abbia a che fare con un disturbo medico o che si voglia semplicemente seguire un regime alimentare più sano, è fondamentale capire quanto fosfato si sta mangiando e da dove proviene.
Grazie alle opzioni aggiornate, ai cambi pratici e alla conoscenza delle etichette, è possibile ridurre notevolmente l'assunzione di cibo e favorire la salute e il benessere totale.